IN PARTENZA LA BIBLIOTECA DIFFUSA L3A - Breve sintesi del progetto

 


 Perché una biblioteca

Tutti i luoghi hanno qualcosa da raccontare, tutti i luoghi hanno qualcosa da imparare e il quartiere di Lido Tre Archi ha tanto da imparare e tanto da dire. Il libro è da sempre l’oggetto che custodisce storie, sogni, utopie, il mezzo che permette di osservare il mondo con occhi sempre diversi da infinite prospettive.

Portare i libri a Lido Tre Archi e renderli fruibili e accessibili a chi vive il quartiere è il modo di aprire nuove e ampie finestre con vista sul mondo che sta oltre il quartiere, un modo per viaggiare senza partire.

In quartiere è raro imbattersi in persone che sostano in un parco leggendo un libro, trovare riviste o libri nei locali frequentati dagli abitanti; portare l’oggetto libro nel quartiere rappresenta una piccola ma significativa evoluzione.

Creare un contesto in cui gli abitanti possano, anche solo accidentalmente, imbattersi in un testo rappresenta un primo passo nell’auspicio che ciò possa alimentare interesse e curiosità nei confronti della lettura.      

                                                                                                                     

Perché diffusa

La biblioteca di lido Tre Archi non ha un luogo fisico adibito a tale scopo, per due semplici ragioni: la prima è che il quartiere è privo di spazi che possano ospitare questo ed altri progetti, la seconda è che partendo da questa mancanza, il progetto di biblioteca assume una funzione che va oltre la sua specificità e diventa l’opportunità per animare il quartiere sul versante delle relazioni e della partecipazione attiva. La biblioteca diffusa di Lido tre Archi sarà l’intero quartiere e le sezioni tematiche verranno collocate nei principali luoghi di socialità formali e informali, come gli uffici dei progetti presenti nel territorio, alcuni degli esercizi commerciali e alcuni dei luoghi destinati all’aggregazione dei bambini e degli adolescenti.

La biblioteca diffusa come spazio di partecipazione attiva

Dislocare le sezioni tematiche della biblioteca nei luoghi più frequentati dagli abitanti, oltre ad offrire l’incontro “accidentale” con i testi, risulta un utile strumento di coinvolgimento attivo di tutti quei soggetti che quotidianamente interagiscono con gli abitanti su un piano relazionale. In particolare, alcuni degli esercizi commerciali del quartiere svolgono, su un piano informale, una importante azione di contatto e relazione con il quartiere.

Stabilire collaborazioni e alleanze con questi soggetti consentirebbe alle realtà sociali presenti di avviare percorsi di scambio e individuazione dei bisogni in contesti informali e totalmente destrutturati, consegnando alle nostre equipe di lavoro la possibilità di intervenire sul contesto in un’ottica di empowerment delle risorse e di confronto meno sbilanciato verso l’azione specialistica e quindi rivolto a prassi di animazione di comunità.

Collocare alcune sezioni della biblioteca diffusa all’interno di esercizi commerciali selezionati, permetterebbe il coinvolgimento attivo dei gestori nella progettazione e nell’attribuzione di senso all’azione stessa, strutturando con loro, oltre che lo spazio fisico destinato ad ospitare i volumi, anche i setting di consultazione, che dovranno essere adeguati all’estemporaneità (accidentalità) dell’incontro tra i libri e gli utenti degli esercizi stessi.

Non meno affascinate e importante l’eventualità di fruizione dei volumi da parte di soggetti afferenti ad altri contesti locali, ovvero soggetti provenienti da altri quartieri che interessati alla sezione bibliotecaria o a uno o più volumi, avranno la possibilità di immergersi nella relazionalità del quartiere e di interagire con esso in

 

una dinamica nuova: “visito il quartiere perché mi offre qualcosa di interessante e di cui ho bisogno che altrove non trovo” e mentre cerco il mio libro entro in relazione.

 

Biblioteca diffusa un presidio tematico

Trattandosi di un progetto in avvio dotato di esigue risorse, sarà indispensabile valorizzarne da subito il carattere sociale e il valore sperimentale; infatti, l’idea di creare una biblioteca in quartiere risponde ai seguenti obiettivi:

verso il quartiere:

-        Agevolare ed incrementare l’interesse verso la lettura da parte degli abitanti

-        Facilitare la consultazione dei testi abbattendo le barriere linguistiche

-        Ampliare l’offerta a soggetti non scolarizzati e talvolta privi di alfabetizzazione

-        Supportare i soggetti in età scolastica nell’accesso ai volumi come attività libero o per scopi didattici

Fuori dal quartiere:

-        Sviluppare un’offerta specializzata, costruendo una bibliografia di qualità per la quale i soggetti esterni al quartiere siano realmente attratti.

-        Costruire l’offerta partendo dai nuclei d’interesse e di pensiero che rappresentano le varie anime del quartiere e i temi sociali più sentiti.

-        Consolidare nel tempo l’idea di una biblioteca specializzata e destinata a target interessati ai temi e alle forme di rappresentazione degli stessi.

Sulla base degli obiettivi posti in essere e nel tentativo di armonizzare le due direzioni (fuori e dentro il quartiere) la scelta è di costruire il primo blocco bibliografico su testi esclusivamente illustrati (Albi) di qualità, testi di autori affermati che affrontano le diverse tematiche letterarie attraverso il linguaggio universale delle immagini eliminando così, almeno inizialmente, il limite linguistico o il divario derivante dal diffuso analfabetismo presente in quartiere.

Promozione e messa in rete

La biblioteca diffusa dovrà caratterizzarsi per la sua funzione comunitaria e per la specificità dell’offerta letteraria. Per quanto riguarda la funzione comunitaria andrà rappresentata in maniera chiara e precisa la dinamica partecipativa e di coinvolgimento degli abitanti del quartiere, sviluppando e promuovendo l’adesione al progetto da parte di soggetti esterni al quartiere, ma coerente alla linea d’intervento e ia principi che la guidano.

Altro aspetto su cui concentrare la divulgazione e la promozione del progetto è rappresentato dalla chiara scelta “editoriale”, la biblioteca inizialmente proverà a specializzarsi acquisendo una selezione di Albi illustrati e di graphic-novel di qualità. L’idea è di portare negli scaffali della biblioteca diffusa volumi con tavole selezionate e di autori affermati, censendo ogni singolo volume e promuovendo la nostra offerta negli ambienti affini ed interessati all’archivio bibliografico in oggetto.

I sostenitori

Si auspica il coinvolgimento di soggetti e realtà interessate a sostenere il progetto in questione, artisti, scrittori o semplici cittadini che possano a vario titolo sostenere e valorizzare il progetto della biblioteca diffusa, in particolare portando eventi e presentazioni in quartiere o sostenendo pubblicamente il progetto.

A tal proposito il collettivo di scrittori WU MING ha deciso di raccogliere nella nostra biblioteca diffusa una copia per ogni volume della loro intera bibliografia, arricchendola di contenuti inediti come articoli o saggi, e fornendo copie dei vari testi anche tradotti. La biblioteca Diffusa di Lido Tre Archi diventerebbe così il primo presidio in cui sarebbe possibile trovare la bibliografia completa di questo collettivo di scrittori.

Potrebbe essere interessante in futuro replicare collaborazioni di questo tipo, per dare visibilità al progetto e per dotare la biblioteca di un’offerta di qualità, rendendo il presidio stesso interessante anche per soggetti esterni al quartiere.

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